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domenica 6 novembre 2011

Gabriella Carlucci passa all'Udc

Saluto il passaggio dell'Onorevole Gabriella Carlucci dal Pdl all'Udc ricordandone alcuni passaggi significativi.


  • Iniziamo con la perla delle perle:


  




  •  Per chiudere questa mini-carrellata, una magnifica citazione dal suo blog:

Avete mai provato ad applaudire con una mano sola? Sono Gabriella Carlucci, l’altra mano.

lunedì 17 ottobre 2011

La rivoluzione che non serve

Speranza di vita in Italia
Parto da questo bel post dello Scorfano, dalla discussione che ne è scaturita su Friendfeed e dall'altrettanto interessante post di Sphera, per dire pure io la mia.



Per chi non ha voglia di leggersi quanto sopra (ma il mio consiglio è farlo, i due post sono veramente interessanti), il succo credo che sia: se i ventenni di oggi vogliono fare la rivoluzione, tra i loro nemici ci siamo anche noi quarantenni; e per cambiare le cose fare le manifestazioni, violente o pacifiche, non serve a niente.

Per quanto mi piacciano i due post, non sono d'accordo con l'assunto di base, e cioè che il mondo attuale faccia così schifo da necessitare di una rivoluzione, che noi quarantenni non siamo stati in grado di fare.
Dopo una precisazione di Scorfano, cambio: i due post mi spingono a chiedermi se davvero questo mondo attuale fa così schifo da necessitare di una rivoluzione e se ce ne fosse bisogno già da prima e noi quarantenni non siamo stati in grado di farla. E mi rispondo: no.

Cioè: se mi guardo intorno non è che quello che vedo mi piaccia un granché. E di punti da migliorare ne vedo a bizzeffe. Però se guardo al passato evitando di pensare che fosse tutto bello perché eravamo giovani, mi sembra di poter dire che, sulle cose IMPORTANTISSIME, forse siamo ancora in un dei momenti migliori di tutti i tempi. 

E quali sarebbero queste cose importantissime? Beh, la più importantissima di tutte è la vita. E la misura più importante di tutte è la durata della vita, che in questo momento è ai suoi massimi storici. Certo, poi c'è tutto il discorso sulla qualità della vita, la felicità etc, ma a parte che è impossibile da misurare penso che sia comunque preferibile avere a disposizione 85 anni per cercare di realizzarsi e avere una vita felice, piuttosto che averne a disposizione solo 40. Non so io cosa ho fatto di concreto perché ciò accadesse, ma è un dato di fatto che vivo in un mondo che si è evoluto fino a questo punto e che, presumibilmente, sta mettendo in condizione le generazioni future di arrivare ancora più in là.

Secondo punto importantissimo: non stiamo rovinando tutto ciò massacrandoci a vicenda, come mi pare - dai miei sfumatissimi ricordi scolastici - abbiano fatto gran parte degli umani che ci hanno preceduto su questa terra. Quel poco che ricordo della storia studiata a scuola lo ricordo come un ininterrotta sfilza di battaglie, guerre e ammazzamenti. Se viviamo in una fetta di mondo in cui da 65 anni non c'è più stata una vera guerra, sarà un pochino anche merito nostro? Magari non è perché siamo buoni o intelligenti, ma solo perché siamo molli, ma comunque resta il fatto che abbiamo smesso di scannarci tra noi, quale che sia il motivo. 

Morale: se è colpa mia dello stato di squallore della società attuale (e lo è), è anche merito mio del fatto che la vita media si è allungata, che quella di mio figlio probabilmente sarà ancora più lunga, e che non ci facciamo più la guerra. Il saldo, per me, è positivo. Come ci siamo arrivati? Boh. Forse solo per culo, ma sicuramente senza violenza, senza rivoluzioni, senza nulla di spettacolare. E forse è questo il punto: chissà, magari siamo (come società) semplicemente maturati, e l'essere un po' squallidi e imbolsiti è il prezzo da pagare per l'abbandono della sfavillante - ma devastante - gioventù bruciata. Forse la vera rivoluzione è capire che non ci sono rivoluzioni da fare, che la strada è quella giusta e non c'è che da continuare a migliorare, un piccolo non-spettacolare passo alla volta.

domenica 14 agosto 2011

Abolito il SISTRI: una questione di logica

Nel 2009 il governo, sotto l'auspicio del Ministro per l'ambiente Prestigiacomo, istituiva il SISTRI, "Un “sistema” per coniugare ambiente, efficienza e legalità".

A che serviva lo vediamo fra un attimo, il punto è che adesso il SISTRI è stato abolito. E quindi, per pura e semplice logica, quello che era possibile grazie al SISTRI adesso non è più possibile.
"Il tema della gestione dei rifiuti ha assunto una rilevanza sempre maggiore, che riguarda non solo la tutela dell’ambiente ma anche la difesa della legalità. Questo vale in special modo per i rifiuti pericolosi che sono spesso oggetto di lucrosi traffici da parte delle organizzazioni criminali che causano gravi danni al territorio e possono mettere in pericolo la salute pubblica."
Quindi, se il SISTRI serviva per contrastare lucrosi traffici criminali che causano gravi danni al territorio e possono mettere in pericolo la salute pubblica, ora che il SISTRI è abolito che succede? 

E se 
"il Governo ha deciso di varare il SISTRI, un sistema elettronico che consente la tracciabilità dell'intera filiera dei rifiuti speciali, nonché dei rifiuti urbani in Campania, sfruttando le più avanzate tecnologie" 
ora che il SISTRI è abolito, che succede ai rifiuti speciali e a quelli urbani della Campania? 
"D’ora in poi ogni rifiuto speciale potrà essere seguito in qualsiasi fase della filiera produttiva, senza possibilità di occultamento."
Indovinate cosa mi chiedo ora?
"Grazie al SISTRI, finalmente potremo contare su un apparato di controllo adeguato"
Ne dedurrei che ora, abrogato il SISTRI, l'apparato di controllo sarà inadeguato.
"Saranno, inoltre, sostituite procedure obsolete, inefficienti e onerose "
E ritorneranno in vigore procedure obsolete, inefficienti e onerose? 
E soprattutto, con questo nuovo strumento, lo Stato può dare un ulteriore forte segnale nella lotta contro l’illegalità, confermando la scelta della tolleranza zero nei confronti dei crimini ambientali.
Ma quindi adesso che tipo di forte segnale sta dando lo stato, abolendo il SISTRI?
"Il SISTRI inoltre potrà agevolare l’attività degli operatori del settore riducendo costi e passaggi burocratici"
Quindi, ora che il SISTRI non c'è più, l'attività degli operatori del settore sarà meno agevole, e aumenteranno costi e passaggi burocratici?
"L’Italia è la prima nazione a dotarsi di un apparato simile e ciò costituisce anche l’opportunità di offrire un modello a livello europeo. Un modello capace di coniugare, grazie alla tecnologia, efficienza, controlli e rigorosa tutela della salute e dell’ambiente."
Beh, si vede che ci sentivamo un po' soli a stare all'avanguardia. Non ci siamo abituati.

martedì 21 giugno 2011

Ma il cielo è sempre più blu (versione aziendale)

Chi si siede in cerchio
Chi si siede di lato
Chi prende appunti
Chi fa il campo minato

Chi è molto ingrassato
Chi è sempre malato
Chi fa le battute
Chi non è cagato

Chi ci prova scherzando
Chi è davvero convinto
Chi forse ci crede
Chi non si rende conto

Chi fuma contento
Chi non è bello ma piace
Chi si mantiene in forma
Chi è un incapace

Chi viene da fuori
Chi fuori è rimasto
Chi mangia di sotto
Chi ha i buoni pasto

Ma il cielo è seeeempre più blu

Chi suda un po' troppo
Chi ha la voce un po' strana
Chi ti chiedi che fa
Chi ce la facciamo?

Chi ha uno strano passato
Chi è abituato
Chi ha una gran testa
Chi fa sempre festa

Chi fa le domande
Chi è poco opportuno
Chi è molto stimato
Chi non lo capisce nessuno

Ma il cielo è seeeempre più blu

Chi beve del vino
Chi sembra un po' matto
Chi se ne sta zitto
Chi se ne strafotte

Chi è alto due metri
Chi uno e sessanta
Chi è ancora un bambino
Chi ne ha trenta o cinquanta

Chi non ha niente da fare
Chi non ha scrivania
Chi scala il potere
Chi se ne va via

chi vuole l'aumento
chi non è questo il momento
chi è sempre felice
chi è veloce chi è lento

chi ha un bel sorriso
Chi ha proprio un bel viso
chi si sente arrivato
chi è stato segato


Ma il cielo è seeeempre più blu


chi ha avuto una tresca
chi poi si è sposato
Chi è appena arrivato
Chi tanto ha ballato

Chi arriva tardi
chi tardi va via
chi si rode di rabbia e di gelosia

Chi si è fatto due conti
Chi aspetta il momento
chi ha la sedia verde ed è tutto contento

chi se n'è subito andato
chi non è nemmeno venuto
chi non è italiano
chi sta col cugino

Chi è sempre lo stesso
Chi è molto cambiato
Chi è divertente
Chi è rispettato

Chi non ha capelli
chi è sempre impegnato
chi disprezza i belgi
chi fa il campo minato

chi non si capisce
chi non ne ha la minima idea
chi fa pausa in piscina
Chi spande allegria

Chi vive per altro
Chi vive per questo
Chi è sempre stressato
Chi parla il tedesco

Chi prende la bici
chi due ore di treno
chi non ha più capelli
chi ne ha sempre di meno

Chi pensa più in grande
Chi guarda il minuto
Chi è stato cazziato
CHi toglie il saluto

Chi sta col gruppetto
chi non si da pace
Chi lo beve ristretto
Chi clicca mi piace

domenica 19 giugno 2011

Comunicazione per la Lega: Roma ladrona siete voi!

Ecco chi è stato al Governo in Italia dal 1° gennaio del 2000 ad oggi


Nei primi 11 anni di questo millennio, Bossi e Berlusconi sono stati al potere per oltre 8 anni, cioè il 70% del tempo. Fini, ammesso e non concesso che abbia mai contato qualcosa, c'è stato per sette anni e mezzo (65%), Casini - che magari al prossimo giro proverà a fare il verginello - quasi cinque anni (43%), quelli di sinistra - Pd e comunisti di vario genere - per tre anni e mezzo (30%), Di Pietro per due anni e mezzo (20%). 

Se poi estendiamo l'analisi al periodo dal 1994 (cioè dall'ascesa di Berlusconi) ad oggi, addirittura la Lega è il partito che in assoluto è stato di più al governo, persino più di Berlusconi: più di dieci anni di potere.

Quiz: chi è Roma Ladrona?
(la soluzione è nel titolo del post)


Fonte: elaborazione mia dei dati di Wikipedia

giovedì 19 maggio 2011

Cosa sono e come nascono i #redronniequotes

Tutto nasce da un post che Red Ronnie pubblica sulla sua bacheca

Primo esempio del vento che sta cambiando a Milano: cancellato LiveMi di sabato 21 maggio, in Galleria del Corso. Era l'inizio di LiveMi 2011 (che se vincerà Pisapia sarà cancellato dai progetti del Comune). Dava spazio a gruppi e artisti emergenti che potevano esibirsi con brani propri. In compenso Pisapia sta pensando a un megaconcerto con Jovanotti, Ligabue e Irene Grandi. Per dare voce a chi non ce l'ha

 Cioè, secondo Red Ronnie, Pisapia, con i suoi poteri da candidato sindaco, prima ancora di essere eletto (se mai lo sarà), sarebbe riuscito ad annullare un concerto. Hahahahah! (riso amaro)

In realtà, la spiegazione è molto più semplice:
Il concerto era programmato da tempo, col patrocinio del Comune ben visibile su tutta l'immagine coordinata: e per questo motivo è stata rimandata, perché in fase di campagna elettorale non si possono fare manifestazioni "marchiate" Comune, perché sono in un certo senso propaganda elettorale.

La sparata è talmente  grossa, che il perculamento in rete è stato pressoché istantaneo:

Per seguirli, basta cliccare su uno dei link qui sopra, o semplicemente cercare #redronniequotes su Google, abilitando la ricerca in tempo reale nella colonnina di sinistra.

Per finire, giova ricordare che Red Ronnie è consulente - o come dice lui: vicino (ma a pagamento) - del sindaco uscente Letizia Moratti

(liberamente tratto da qui)

Nel filmato, il vento che sta cambiando impedisce a Letizia Moratti di allacciarsi la cintura di sicurezza mentre va in giro per Milano ad asfaltare strade.


domenica 10 aprile 2011

Dalla vecchia Tunisia, ia ia oh

I tre giganti della satira dell'internet italiana di oggi. Testi, video e vignetta: un tris perfetto per spiegarci il nostro paese meglio di qualunque saggio.

Alta tensione a Lampedusa. Per adesso sembra la soluzione più efficace. 
 Zoro
Di Puglia e di Manduria e di Oria
Makkox




domenica 13 marzo 2011

Il TgCom, il terremoto in Giappone e le notizie più importanti

Chi non ha pensato "E Zaccheroni come starà?" non appena ha visto le prime immagini dello tsunami provenire dal Giappone?



(anni e anni passati a disinformare, poi per forza che il tuo senso della notizia si affievolisce)

((d'altro canto, questo è un super-scoop: sui siti di Cnn, Bbc, etc non ce n'è traccia. Poi dicono male della stampa italiana!))

lunedì 28 febbraio 2011

Novità tecnologiche del 2011: il libro che si autodistrugge

Harper Collins, uno dei principali editori in lingua inglese (di proprietà di News Co. quindi Murdock) ha introdotto una simpatica clausola negli ebook che vende alle biblioteche: ogni libro può essere prestato un massimo di 26 volte.
Ah, l'acre odore del progresso (stranamente simile a quello delle cagate).

Un gruppo di bibliotecari americani non l'ha presa benissimo, e ha messo su un sito semplice semplice, dal messaggio ancora più semplice: stiamo ancora boicottando Harper Collins? Sì.

Per segare sul nascere eventuale sentimenti di superiorità nei confronti degli anglo-ammerigani, segnalo che l'anno scorso al Salone del Libro, sono andato a un convegno sugli ebook. Agli editori italiani sul palchetto chiesi:
"Sono un vostro buon cliente. Compro un sacco di libri ogni anno, perché mi piace. Ma altre cose che mi piace fare è prestare i libri che più ho amato ai miei amici, e farmene prestare da loro. Vendere di seconda mano quelli che non mi sono piaciuti. Andare in biblioteca e leggere qualche libro gratis. Sono sicuro che se non potessi fare nessuna di queste cose, spenderei di MENO e non di più. Quindi chiedo: sarà possibile farlo anche con gli ebook?"
Risposta: "Se ti piace fare tutte queste belle cose, è meglio se continui a comprare libri di carta".

A chiusura del convegno (ribadisco che il tema erano gli ebook, e sia i parlanti che il pubblico sembravano quasi tutti addetti al settore) un altro relatore ci ha lasciato - tra qualche applauso e qualche sguardo interdetto - con questo "augurio": il 23 maggio è la giornata nazionale per la promozione della lettura. Lo slogan che l'accompagna è "se mi vuoi bene, il 23 maggio regalami un libro". Ecco, io spero che passino ancora molti, ma molti anni, prima di leggere che lo slogan sarà diventato "se mi vuoi bene regalami un ebook".

venerdì 7 gennaio 2011

Tre post per capire la situazione FIAT

Due post, molto lucidi e razionali, per cercare di capire senza proclami urlati, vengono da noiseFromAmeriKa. Consiglio di leggerli per intero, ma pubblico qui gli estratti che mi hanno colpito di più.

Uno...

nel breve periodo ci sono essenzialmente tre possibilità:

  1. Abbassare i salari. Specificamente, abbassare w(i) fino a un livello per cui (R+w(i))/A(i) è uguale a (R+w(N))/A(N).
  2. Sussidiare l’impresa (l’industria dell’auto), ossia dare all'impresa un sussidio (s) per ogni Pippo prodotta, tale che c(i)-s sia minore o uguale ac(N).
  3. Concedere potere monopolistico all’impresa nazionale, impedendo alle altre di vendere nel paese i (o imponendo pesanti dazi doganali - che è la stessa cosa).
[...]
Nel primo caso pagano i lavoratori, dato che l'aumento dell'occupazione nel settore dell'auto avviene a spese dei salari. Nel secondo pagano i contribuenti: i sussidi non possono che essere finanziati attraverso imposizione fiscale. Nel terzo pagano i consumatori, che nel paese i finiscono per pagare le auto più care.
I risultati del modello sono chiari. Non resta che scegliere chi paga. Il resto è nebbia.
 ... e due

Da nessuna parte per i diritti dei lavoratori (che sono nella L. 300 e non nei contratti, la FIOM ripete l'errore di Pomigliano); da nessuna parte per i sindacati: a patto che firmino l'accordo, che per loro non è un brutto accordo, potranno continuare a fare i sindacalisti retribuiti dall'azienda, e potranno metter becco su questioni cruciali, come le assunzioni.
Devo dire, invece, che non è un buon accordo per gli operai. La monetizzazione della pausa persa è ridicola; la turnazione su 10 ore è semplicemente follia, folle anche chi, in FIAT, l'ha pensata! Provate a fare 10 ore su una linea di montaggio e vedrete che alla decima ora vi appare la Madonna, io come cliente non vorrei essere sull'auto i cui bulloni sono stati avvitati da un operaio stanco e a fine turno.
Anche la FIAT non compie alcun passo in avanti. Rischia una causa infinita dalla FIOM per quella clausola sulle R.S.A., che possono essere formate solo dai firmatari dell'accordo; non parla di rimettere sui giusti binari della produttività uno stabilimento improduttivo quanto Pomigliano; non chiude più i rubinetti per i permessi sindacali straordinari; non cerca di riportare la dialettica interna ad un'azienda al rapporto azienda/lavoratore, ma ritorna al sistema azienda/sindacati. Basti pensare che eventuali miglioramenti per la produttività suggeriti dal singolo lavoratore devono sempre passare “al vaglio” della famose commissioni paritetiche (pag. 41). Folle!
Last but not least: in un accordo in cui si prevede la firma di un contratto di assunzione “individuale”, all'amerikana, non c'è alcun meccanismo premiante, non c'è traccia di incentivi, come se tutti i lavoratori fossero uguali, l'eccellenza continua a non essere premiata, anzi mortificata tramite il “vaglio”. Un accordo molto cinese: molto lavoro, nessun incentivo al lavoratore, molto grasso per i dirigenti del partito (in Cina), ossia per i sindacalisti (in Italia).
Siccome però i ragionamenti lunghi e complessi non sono tutto, mi piace chiudere il trittico con questa battuta fulminante di One Blood
quando, negli anni settanta, c’erano i cattivoni fonte di tutti i mali e tutte le violenze, i salari salivano e i servizi sociali e i diritti venivano conquistati. adesso che siamo tutti buoni e felici mannaggialamadonna manco riesco a finire questa frase.  
Update.  
Aggiungo anche un'intervista a Marchionne, fatta da Repubblica e il post sulla catena di montaggio spiegata ai politici.

lunedì 29 novembre 2010

Twitter il qualunquista


Frattini simile a Sandro Bondi non sorprende più di tanto. Ma Frattini come De Magistris, Marino e Vendola?

Vuoi vedere che anche gli algoritmi di Twitter sono d'accordo col filone del "sono tutti uguali"?

(o saranno i soli altri 4 politici italiani con l'account su Twitter?)


lunedì 15 novembre 2010

SusannO e il soffitto di cristallo


Niente da fare, nemmeno a Repubblica riescono a mandar giù che il leader del principale sindacato italiano sia una donna



(a discolpa di Repubblica, c'è che Susanno è un tipico nome maschile, è facile confondersi)

venerdì 12 novembre 2010

A imperitura memoria di questo periodo storico

o: dell'impennata del Bunga Bunga

(che poi come lo chiameranno? Tardo Berlusconismo?)


Google Trends - Bunga Bunga

Originally uploaded by leonaltro

(pare che i più curiosoni siamo noi genovesi)

giovedì 2 settembre 2010

Il 3472002882 e le offerte fantasma di Vodafone

E' da qualche giorno che mi ritrovo sul cellulare chiamate provenienti dal 3472002882.

A detta delle tizie all'altro capo della linea, è un numero di Vodafone, dal quale chiamavano per
 "conoscere la sua soddisfazione nei confronti dei servizi Vodafone"
e propormi una nuova tariffa 
"visto che lei è un cliente di lunga data e la sua tariffa è un po' vecchiotta".

Sempre a detta delle tizie, la nuova tariffa che mi proponevano era molto più conveniente della mia attuale, sotto ogni punto di vista: minor costo dello scatto alla risposta, minor costo delle chiamate e maggior frequenza delle ricariche premio.

E' da notare che, da vecchio rimba, mi capita spesso di non rispondere al telefono, per cui le tizie prima di beccarmi hanno dovuto chiamarmi 4-5 volte. Poi un paio di volte mi hanno trovato ma non potevo parlare e quindi ho chiesto che mi richiamassero ancora, cosa che puntualmente hanno fatto.

E quindi Vodafone paga delle persone perché mi telefonino a raffica per offrirmi una tariffa dalla quale loro non hanno nulla da guadagnare? Scusi ci siamo accorti che lei ci dà troppi soldi, vorremmo che ce ne desse un po' meno. Veramente?

Siccome già di solito non è che mi fidi troppo, poi se è Vodafone mi fido ancor meno, ho detto alla tizia che la cosa poteva interessarmi, ma che mai e poi mai avrei accettato un'offerta fattami così, al volo, solo al telefono, per giunta da un numero dal quale non è per niente chiaro se a chiamarti è veramente Vodafone (*). Per capire se mi interessava davvero, avrei voluto leggere qualcosa di scritto.
Eh, ma sul sito questa offerta non c'è, è un'offerta che facciamo solo ai nostri migliori clienti, ed esclusivamente tramite telefono.

Allora le ho chiesto se avrebbe potuto inviarmi via mail i dettagli dell'offerta, così avrei potuto pensarci su.
Va bene, ma poi per accettare l'offerta dovrò ritelefonarle, entro domani, perché vale solo fino a domani.

Indovinate se mi hanno mandato la mail? Ovviamente no. Il giorno dopo la tizia mi ha comunque ritelefonato, ma solo per dirmi che non potevano mandarmi l'offerta per iscritto.

E complimentoni! Non sapevo che Vodafone fosse diventata una setta segreta. L'unica spiegazione accettabile è che si tratti di un esperimento sociologico, per vedere quanti gonzi ci sono in giro, nel qual caso in effetti è fatto veramente bene.

p.s.
(*) cercando in rete, oltre a una sfilza di maledizioni lanciate nei confronti di chi telefona da questo numero, si apprende che 9 anni fa era il numero di Vodafone da utilizzare per chiamare la Grande Voce, il che non è proprio incoraggiante.

AGGIORNAMENTI
1) Alcuni dei commenti sono così spassosi che ho pensato di dedicare un post tutto per loro. Fatevi due risate anche voi (e lasciate qualche bel commento).

2) Sempre dai commenti, pare che ci siano anche altri numeri che fanno chiamate analoghe: 09125590899845800 e 0898299911. Cliccate su ciascuno di essi per vedere cosa si dice di loro su Google, e state sempre all'erta.

giovedì 1 aprile 2010

Con gli ebook nessuno sa cosa stai leggendo

  •  In effetti può essere una perdita o un bene, dipende da cosa leggi. In ogni caso, un risvolto interessante dell'avvento degli ebook  
Ah, the good old days. When you lugged that copy of the Brothers Karamazov everywhere, people saw that you were reading it and quietly approved of you. And, now, these days, with Kindles, you could be reading anything!  
  • Interviste inventate
Un certo Tommaso Debenedetti si inventa di sana pianta interviste a Philip Roth e John Grisham, in cui i due scrittori americani sarebbero critici nei confronti di Obama, e glie le pubblicano su Libero, Resto del Carlino etc.
Poi si interrogano sulla crisi del giornalismo
Roth asked his agent, Andrew Wylie, to contact Grisham’s agent, David Gernert, and, sure enough, the Grisham “interview” proved to be another hoax. Like Roth, Grisham took the trouble to double-check his press contacts, and found no record of Debenedetti. “I was more shocked than angered,
(nel pezzo linkato è anche fantastico Roth che, parlando del tizio in questione, pensa "surely his career is over". Sì, bravo Roth, hai capito tutto dell'Italia).

AGGIORNAMENTO:
A quanto pare se n'è inventate ben più di due
  • Lezione di fotoritocco
Prima e dopo il ritocco: 12 passaggi per trasformare la foto di una bella figliola in un'inesistente bonazza da copertina.

  • Negli ultimi 15 anni siamo andati benone
Qui sotto, il divario in termini di PIL per persona e per ora lavorata tra l'Italia e la media del 50% migliore delle nazioni Oecd (quelle sviluppate, in sostanza). Qui si trovano altri grafici altrettanto deprimenti e un'analisi di riforme fatte e da fare

mercoledì 23 settembre 2009

Ho un attacco d'Ansa

Per me l'Ansa sta nella stessa categoria mentale del rettore, dei cappotti grigi e della guardia di frontiera. Una roba che quando sono arrivato io c'era già; che c'è ancora ma comunque è un po' passata; ma soprattutto austera, non sorridente e con una sua autorevolezza intrinseca. E, nel caso particolare, rappresentata da castigatissimi comunicati stampa, sfilze di fogli o di schermate video contenenti solo scarnissime notizie.

Per cui a me fa un po' specie che nella home page, ancor prima delle notizie, campeggino pubblicità di incontri amorosi


o dimagrimenti di 30 chili


E' interessante anche che, per completare questo pezzo, volevo cercare l'immagine di un vecchio foglio pieno di comunicati stampa. E invece guarda un po' che si trova, come primo risultato, cercando "ansa" con google immagini

evidentemente Google ha un'immagine molto più moderna dell'Ansa rispetto a quella che io conservo nei miei pensieri.

(e meno male che c'era l'opzione "safe search" attivata, se no chissà cosa saltava fuori!)

giovedì 18 giugno 2009

Indovina indovinendum dove faccio il referendum?

Nell'edificio in cui Pietro va a scuola materna (detto anche asilo, per i lettori che pensano ancora in Lire), c'è anche la scuola elementare.
Pian terreno = materna;
Primo piano = elementare.

Problemino:
- dato che sabato e domenica ci sono i referendum e i ballotaggi
- dato che le elementari sono già chiuse da un bel po' di giorni, mentre la materna rimane aperta fino a fine giugno
- dato che quando ci sono le elezioni le parti di edificio interessate vengono "requisite" da venerdì a martedì compresi.

Indovinare in quale dei due piani, e solo in quello, si svolgeranno le elezioni.

mercoledì 6 maggio 2009

Facebook, la crisi, il Natale, la tristezza e la felicità


Lexicon è un'applicazione di Facebook che conta le parole usate dagli utenti sulle bacheche. E' interessante per osservare i trend del momento o per fare un po' di sociologia spicciola. Per esempio il grafico qui sopra mostra la frequenza di utilizzo delle parole "triste" e "felice" da ottobre 2007 ad oggi.
Se ne deduce che:
  • i primi utenti italiani di facebook (dunque gli appassionati di informatica) erano già parecchio tristi (e quella mini impennata di felicità a Natale 2007 mette ancora più tristezza).
  • la crisi finanziaria, iniziata verso agosto 2008, ha portato una ventata di felicità.
  • Pasqua e, soprattutto, Natale si confermano come momenti di grande gioia.
Altri esempi: gli utenti di facebook preferiscono il mare alla montagna, il vino alla birra e, qualunque cosa sia, ne vogliono ancora.

Per diverticchiarvi anche voi, andate su www.facebook.com/lexicon e inserite i termini che vi intreressano, separandoli con una virgola (se ne possono confrontare fino a cinque contemporaneamente).

martedì 21 aprile 2009

Ma Airone non doveva fallire?...

...o sparire inglobata da Alitalia, o andarsene affanculo in qualunque altro modo?



Mia mamma è ad Atene. Doveva tornare dopodomani, ma oggi si è rotta un piede e deve anticipare il rientro.

Il viaggio Atene - Genova prevede una tratta fino a Roma con Alitalia, e poi Roma - Genova su Airone.


1) Telefono al numero verde di Alitalia, per cambiare il biglietto. Non si può, perché l'andata ormai è andata. Vabbeh. Chiedo di acquistare un nuovo volo per domani. La tipa è gentilissima, mi spiega come farmi rimborsare almeno 70 euro di tasse aeroportuali, si sbatte per trovare il volo migliore e mi dice che per l'assistenza sull'Atene - Roma non c'è problema, è subito confermata la possibilità di avere assistenza con sedia a rotelle. Per la seconda tratta inoltra la richiesta a AirOne.
"A volte arriva la risposta in automatico a volte no."
Stavolta non arriva. Allora non mi fa acquistare ma prenotare, e mi consiglia di telefonare ad AirOne per accertarmi che l'assistenza sia fornita anche per quella tratta, dopodiché potrò acquistare il biglietto.

2) Telefono al numero verde di AirOne. Cade la linea.

3) Telefono al numero verde di AirOne. Cade di nuovo la linea.

4-5-6) Telefono al fottutissimo numero verde di AirOne. Cade di nuovo la linea. Se non altro la linea cade subito, e non mi tocca aspettare mezz'ora per nulla. Questa sì che è efficienza.

7) Telefono al numero a pagamento di AirOne. Mi dicono che è ovvio che non sia arrivata la risposta, perché l'operatrice Alitalia ha fatto la richiesta di assistenza sedia senza specificare la motivazione. Furbissima protezione contro i pigri.

8) Ritelefono al numero verde Alitalia e spiego la faccenda. Anche questa operatrice è molto gentile. Inserisce la motivazione "problemi di deambulazione" nella richiesta. Ma la conferma "automatica" di Airone non arriva.

9) Ritelefono al numero a pagamento di Airone. "E' una motivazione troppo generica. Bisogna indicare la patologia"

10) Alitalia. Gentile. Rispiego. Inserisce "Frattura piede".

11) Airone. Scazzata. "Ma allora non serve l'assistenza cabin ma solo l'assistenza step". Ah. "E poi deve specificare se è il piede destro o sinistro".
[Bruttibastardipezzidimerda], penso. Però magari c'è un motivo, se è destro la sistemano da una parte se è il sinistro dall'altra [siiii, figurati], quindi

12) chiamo mia mamma. E' il destro.

13) Alitalia. Gentile. No cabin, step. Piede destro. E' un casino. Rifanno tutta la prenotazione da capo. No risposta automatica.

14) Airone. Supponente. "Sì, sì è tutto okay, e l'assistenza VCHS è confermata."
[Le insegneranno a programmare il videoregistratore?!?]
"Ovviamente poi sua madre dovrà compilare e consegnare il modulo di richiesta di assistenza e il Medif e deve farli firmare dal dottore"
E dove li piglia 'sti moduli?
"Sul nostro sito internet. "
Ma mia mamma è in Grecia, non ha accesso a internet
"Allora da un internet point".
[Mavaffanculomaquandèchevilicenzianoatutti?] penso, ma le dico [maledico]: guardi, non credo che mia mamma, che si è appena rotta un piede, sia nelle condizioni di andare presso un internet point di Atene e stamparsi due moduli dal vostro sito. Ma che sistema è questo? Alitalia non mi ha fatto nessunissimo problema e voi [che poi chi siete "voi"? non siete un'unica azienda?] ve la menate con tutta 'sta procedura?
"E' per servire al meglio il cliente"
Cioè servire al meglio il cliente vuol dire costringere uno con un piede rotto ad andare in giro per internet point grechi a scaricare moduli e rintracciare il dottore, sempre greco, che l'ha visitata stamattina a 200 km da dove si trova ora per farle firmare un vostro foglio?
"Eeeeh, guardiiii le procedure sono queste, e poi che sua mamma sia in Grecia noi non è che ci possiamo fare niente"
[E certo, non è che per caso ti viene in mente che tutto il vostro stramaledettissimo business si basa sul portare la gente in giro per il mondo e se qualcuno avrà un problema verosimilissimevolmente ce l'avrà lontano millemila chilometri da casa?], penso. Ma non glie lo dico e mi limito a mandarla affanculo.

p.s.
Quando poi prendono le vostre aziende, vi mettono in mobilità, vi licenziano e sperabilmente vi danno pure delle sberle, e noi altri massa di italiani non battiamo ciglio - e anzi, pur consci del fatto che ci rimetteremo economicamente sotto sotto siamo contenti - il motivo è proprio questo: non è che non siamo solidali, ci state proprio sul cazzo.

[e questa storia vale per AirOne, ma i ferrovieri non si credano non valga pure per loro]