Per me l'Ansa sta nella stessa categoria mentale del rettore, dei cappotti grigi e della guardia di frontiera. Una roba che quando sono arrivato io c'era già; che c'è ancora ma comunque è un po' passata; ma soprattutto austera, non sorridente e con una sua autorevolezza intrinseca. E, nel caso particolare, rappresentata da castigatissimi comunicati stampa, sfilze di fogli o di schermate video contenenti solo scarnissime notizie.
Per cui a me fa un po' specie che nella home page, ancor prima delle notizie, campeggino pubblicità di incontri amorosi
o dimagrimenti di 30 chili
E' interessante anche che, per completare questo pezzo, volevo cercare l'immagine di un vecchio foglio pieno di comunicati stampa. E invece guarda un po' che si trova, come primo risultato, cercando "ansa" con google immagini
evidentemente Google ha un'immagine molto più moderna dell'Ansa rispetto a quella che io conservo nei miei pensieri.
(e meno male che c'era l'opzione "safe search" attivata, se no chissà cosa saltava fuori!)
2 commenti:
Ho fatto la prova del nove: Reuters, Associated Press, France Presse non hanno un rigo, né un banner, di pubblicità. Anche perché, diciamolo, dovrebbero campare con gli abbonamenti che i giornali e gli altri organi di stampa sottoscrivono. Così come l'Ansa, l'Agi, l'Adn Kronos che invece sono piene di pubblicità, e pure orrenda e probabilmente ingannevole. ("Tele2: centra il risparmio, gratis fino al 2010..."; "Perdi i capelli? C'è Ricapil"....)
Mi correggo, su Reuters la pubblicità c'è. Sia sul sito inglese sia su quello italiano: unm'auto e una compagnia aerea, alla faccia dell'ambiente.
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