Un paio d'anni fa, con Marta, abbiamo curato un bell'articolo per Hi_Test sulla didattica nell'era digitale.
L'articolo conteneva un pezzo sulle lavagne interattive multimediali fai da te. Nonostante alcuni professori riescano a farne un uso davvero notevole, a distanza di due anni ancora stentano a decollare, principalmente per motivi economici; ragion per cui ripropongo qui, sperando che si diffondano, le istruzioni per il fai da te che pubblicammo allora.
Le lavagne interattive come quella della foto accanto piacciono e sono ritenute utili, ma costano molto. Per il sempre ristretto budget di una scuola sono una spesa spesso proibitiva. Con un po’ di fai-da-te, però, è possibile costruirne una a costi contenutissimi. Non sono richieste particolari competenze: potrebbe essere un progetto interessante per gli alunni di un istituto tecnico.Le spiegazioni sul webIl punto di riferimento è il sito di Johnny Chung Lee. Nel paragrafo “Low-Cost Multi-point Interactive Whiteboards Using the Wiimote”, un brillante ingegnere spiega come costruirsi una lavagna interattiva usando il telecomando della wii (la console di Nintendo).Ecco cosa serve> Il wiimote, il telecomando della wii. Costo: circa 36 euro, basta il telecomando, la console non serve.> Un pc con collegamento bluetooth, da collegare con il wiimote. Questa è la parte più delicata: in commercio esistono anche chiavette usb che sono trasponder bluetooth, ma a quanto pare non tutti gli adattatori sono supportati. Costo: 15-20 euro al massimo. Per ulteriori informazioni, reperire spiegazioni e driver: Wiimoteproject.> Un qualsiasi schermo. Per contenere ulteriormente i costi si può anche usare una parete bianca.> Una penna a infrarossi fatta in casa con quattro componenti: una resistenza, un diodo infrarosso, un pulsante e una batteria. Si tratta di materiali reperibili in negozi che vendono componenti elettronici oppure chiedendo a chi ripara televisori. Costo: meno di 5 euro. Per fare la penna servono inoltre un po’ di filo, dello stagno, un saldatore e un po’ di fantasia. Il sito infatti non dà indicazioni precise su come procedere. L’idea è saldare insieme i quattro componenti elencati e farsi uno strumento pratico da tenere in mano, almeno quanto una qualunque penna o un telecomando. Al limite, si può pensare di acquistare uno di quei puntatori laser economici, aprirlo e sostituire il diodo laser con uno a infrarossi. Fatta la penna non rimane altro che scaricare il software dal sito indicato ed eseguirlo.
Nessun commento:
Posta un commento