giovedì 5 maggio 2011

La tranquillità del non sapere

Capita a tutti: si parla e non si ricorda più il nome di quell'attore; oppure si cita il nome e gli altri non sanno chi è; o ci si fa una domanda banale a cui nessuno dei presenti sa rispondere e così via.
Sempre più spesso, in situazioni del genere, mi ritrovo a tirare fuori il cellulare e a cercare risposta immediata al mio dubbio. E lo faccio ovunque il dubbio si presenti: quindi anche a tavola, o al cinema ("di chi è la voce del doppiatore di blu?"), in pratica si salva solo la macchina - se guido io - per ovvie ragioni.
E quasi sempre, quando lo faccio, gli altri mi guardano sorpresi, se non mi conoscono, o con accondiscendenza, se mi conoscono ("ecco che ora tira fuori l'iPhone e la cerca su wikipedia").
E io, che non ho mai consultato tanto Wikipedia come da quando ho uno smartphone, sinceramente faccio fatica a capire come facciano loro. Come fa uno che si pone una domanda, e che ha letteralmente la risposta in tasca, a fregarsene. A lasciare la risposta in tasca, e rimanersene bello tranquillo col suo dubbio.


(l'immagine viene da qui)

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