venerdì 17 dicembre 2010

I tabelloni malfunzionanti di Genova Principe sono gentilmente offerti da LG

Da ragazzino una delle cose che più mi affascinavano degli aeroporti erano i nomi delle città scritte sul tabellone delle partenze. Per quanto esotica potesse essere la mia destinazione, quella del gate di fianco al mio lo era sempre di più: se io andavo a Frankfurt gli altri andavano a Reikjavik, se io andavo a Mosca loro andavano a Ulan Bator e così via.


Ma anche la più esotica di quelle destinazioni non regge il confronto con quelle mostrate dai tabelloni di Genova Principe. Altro che viaggi esotici, quelli che propone Trenitalia sono dei veri viaggi nella fantasia.

 

Per esempio: dal binario 13 partono i treni per A-QUI TE93E, che se la memoria non mi inganna dev'essere nel sistema di Beta Centauri, non distante dalla splendida A9B45JA (se dovete andare qui affrettatevi, ché il treno parte alle 18 e W4).



E che dire della magnifica Alcinquenga? Una destinazione così ambita che la prenotazione è obbligatoria (sarebbe fantastico andare a comprare i biglietti per 'sti posti, così giusto per rompergli le palle: "Alcinquenga, con ritorno per domani". E quando ti chiedono di ripetergli cos'hai detto, ripeterlo facendo piano lo spelling, con l'espressione di chi pensa "ma guarda 'sto idiota che non sa manco cos'è Alcinquenga").



Poi c'è il binario 15, da cui parte contemporaneamente il regionale delle 18e09 per Alesnovandria e il diretto K delle 05 per Alesseiandria (come piccola critica costruttiva segnalo che mettere due destinazioni dal nome così simile sullo stesso binario non è il massimo, che poi uno rischia di confondersi).





E ancora: si può andare a Jilano Centrale, o a Rixini, oppure prendere il treno del mistero del binario 12, di cui non si conosce la destinazione finale, ma che comunque passa sia da Bordeaux che da Schaffausen


E il bello è che ogni giorno ci sono destinazioni sempre nuove: sostanzialmente, Trenitalia alla J.K. Rowling e al suo banalissimo binario Binario 9 ¾ gli fa un culo così.


Più seriamente: cari (nel senso dello stipendio) dirigenti di Trenitalia, amministratori di Principe o comunque si chiami chi ha la responsabilità di questa stazione: ma ce l'avete una vaghissima idea di quanto sia penoso vedere di fianco a ognuno di 'sti cartelli un funzionantissimo schermo a mille pollici della LG, che ovviamente non trasmette nemmeno un picosecondo di informazioni utili? E di quanto questo squallore dia la misura di quanto siete dei falliti di merda?


(e voi della LG, davvero non vi importa di associare il vostro prodotto a questo marciume? O siete come quelle ragazzine insipide che vanno in giro con l'amica cessa così da sembrare fighe per contrasto?)

P.S.
Per contro, il sistema di ascolto (intercettazione) della clientela funziona benissimo: sono sul treno (diretto a Jilano), è un mattino di dicembre, fuori c'è la neve, e di fianco ai miei piedi prima usciva un piacevole soffio d'aria calda che da quando ho iniziato a scrivere questa invettiva non solo si è spento, ma è diventato un getto d'aria ghiacciata. Ho capito. Smetto. Avete vinto voi.

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