giovedì 7 maggio 2009

Spinoza.it : Un'intervista serissima

Per il numero appena uscito di Hi_Test ho intervistato Stefano Andreoli, il curatore di Spinoza, il blog satirico più famoso d'Italia. Per esigenze di spazio, sulla rivista l'intervista è tagliata; qui sotto - in esclusiva per Il Diperdente! - la riporto nella sua versione integrale, arricchita anche da una domanda fresca fresca sulle polemiche che la satira può ingenerare. Gustatevela :-)


D. Come nasce Spinoza? Con quali aspirazioni? E, visto il crescente successo, tali aspirazioni si sono modificate?

R. Spinoza nasce nel 2005 come secondo blog di Alessandro Bonino (alias Eiochemipensavo). Il nome è un omaggio al filosofo Spinoza. All'inizio la satira non c'entrava, se vai a vedere i primi post trovi foto, riflessioni, aforismi, citazioni: era, come dire, un puntaspilli, un tumblr ante-litteram. Alessandro mi ha invitato a scriverci qualche anno più tardi, insieme ad altri blogger suoi amici.
A fine 2006 cominciai a inserire sul blog brevi e sporadici pezzi satirici per dare sfogo alla mia passione per la scrittura umoristica: dopo la caduta del governo Prodi ho cominciato a intensificare gli interventi, dando loro un taglio maggiormente politico.

Si può dire che Spinoza sia nato per la seconda volta il 15 aprile 2008, all'indomani del voto che ha riportato al governo il centrodestra. Quel giorno il mio post Tragedie in due battute (ispirato a un noto dialogo di Frankenstein Junior) fu segnalato dal sito di Repubblica e ripreso da molti blog come metafora dell'esito elettorale, portando sul sito molti lettori e spingendomi ad andare avanti per quella strada. Dopo qualche mese in cui ci ho scritto solo io, alcuni amici di rete si sono offerti di collaborare alla stesura dei testi, e da lì ne sono arrivati altri, poi altri ancora, fino a diventare centinaia.


Come nasce un post? come siete organizzati? Che ruoli hanno le 4 persone citate nelle info? Chi scrive e chi sceglie le battute da pubblicare? E secondo che criterio le scegliete?


Di fatto ho "ereditato" tutta la gestione del blog, anche se Alessandro continua ad occuparsi delle questioni tecniche. Per cui sono io a scegliere le battute da pubblicare, secondo il mio gusto personale e nient'altro: l'importante è che facciano ridere. Ovvio che quando si affrontano argomenti delicati è difficile ironizzare in maniera efficace, ma finora non ci siamo fermati davanti a nulla.


Pur assemblando contributi di decine di autori diversi ogni giorno, l'idea è quella di creare uno stile (e un pensiero) riconoscibile, come se fossero frammenti di un unico monologo. Il lavoro di editing e di cucitura dei diversi contributi è impegnativo, e il fatto che non si noti mi fa capire che è riuscito bene.

Gianluca Chiappini (Chiagia) e Mauro Gasparini sono stati i primi ad offrirmi la loro collaborazione, e grazie alle loro intuizioni il blog è riuscito a guadagnare molto seguito. Durante i giochi di Pechino Mauro lanciò il tormentone delle Padalimpiadi, invitando i lettori a ipotizzare le specialità di una ipotetica olimpiade padana. Vennero fuori cose notevoli (Bing-bong, Lotta greco-terrona, Anelli al naso, 20 km di ronda, Vilipendìo - con l'accento sull'ultima i). Durante il tormentone-Villari alla vigilanza Rai Gianluca si inventò l'appellativo Vinavillari, che fu ripreso in lungo e in largo, anche in tv. (Tra i collaboratori più assidui che sono venuti dopo cito anche Stefano Pisani, uno che ha vinto il premio Troisi, mica fanfole).


E' possibile avere qualche brevissimo cenno biografico dei 4 suddetti (età, città di residenza e occupazione, principalmente)?


Ci chiamiamo Stefano Andreoli, alias Stark, trent'anni, di Cesena.

Alessandro Bonino alias Eiochemipensavo, 35, di Cuneo.
entrambi appassionati di tecnologia e blogger di lungo corso. Nel 2007 abbiamo curato insieme un libro, Sempre cara mi fu quest'ernia al colon, dedicato al gioco dei fincipit e basato anche questo sui contributi dei navigatori: se lo vuoi menzionare fai pure, non ci offendiamo :)

(In realtà nella vita vera facciam cose piuttosto normali, io sono uno studente molto fuoricorso e Alessandro fa l'assicuratore. Ma anche se non lo scrivi siamo contenti lo stesso, eh)

(Gli altri due: Gianluca è di La Spezia, Impiegato. Gasparini è di Venezia, scrittore. Entrambi quarantenni, ancora piacenti)


Quanto tempo vi porta via la creazione di un post e la gestione di tutto ciò che ruota intorno a Spinoza, per esempio il forum?


La singola battuta in genere nasce da un'intuizione fulminante, ma la composizione di un post richiede un lavoro ben diverso: occorre scegliere i contributi, modificarli, amalgamare gli argomenti all'interno del post, corredare ogni battuta con un link alla notizia a cui fa riferimento. Alla fine se ne vanno minimo un paio d'ore, generalmente notturne. In più sono un perfezionista, e questo non mi aiuta. E' dura, ma alla fine mi diverto un sacco, e questo ripaga la fatica.


Potete fornirci qualche dato riguardo al numero di accessi, sottoscrittori al feed, insomma dei numeri che illustrino quella che mi sembra una popolarità crescente? (o, ovviamente, che neghino tale impressione se questo è il caso)


un po' di freddi numeri:

Picchi di oltre 5000 visitatori unici al giorno, più 3000 lettori via feed.
Visite: circa diecimila a settembre 2008, 20mila a ottobre, 50mila a novembre e via crescendo fino ai circa 100.000 di Febbraio 2009 (160mila le pagine viste)
Più di 100 persone hanno avuto almeno una battuta pubblicata sul blog.
Attuali piazzamenti nelle classifiche dei blog italiani: 13° posizione su Blogbabel, 7° su Wikio.
La classifica mondiale dei blog di Technorati vede Spinoza intorno alla cinquemillesima posizione.


Visti dall'esterno sembrate una specie di foglio satirico open source. In che percentuale le battute che pubblicate provengono dai vostri lettori? Siete soddisfatti dell'andamento del forum?


Di fatto non esiste differenza tra lettori e autori, visto che chiunque passi da Spinoza può inviare battute (tramite i commenti o il forum) e diventare autore a sua volta; per questo qualcuno ha definito "social satira" il meccanismo collettivo che alimenta il blog. Le mie battute sono mischiate a quelle degli altri contributori, che sono in larga maggioranza. Il forum si è reso necessario per incanalare in maniera più strutturata le centinaia di battute che ogni giorno vengono inviate dai lettori, e a giudicare dalla partecipazione (in sole tre settimane ha superato i 300 utenti iscritti e i tremila messaggi totali) direi che è un buon sistema.


Quali soddisfazioni o riconoscimenti avete ricevuto fino ad'ora? Proposte di collaborazione con autori/attori comici?


La soddisfazione più grande è la crescita esponenziale delle visite, delle citazioni di altri blog e degli attestati di stima dei lettori. Sarebbe bello crescere ancora e portare Spinoza fuori dal web - in verità qualche proposta è nell'aria - ma la storia recente insegna che una satira così esplicita e diretta difficilmente approda su grandi palcoscenici, e in genere non dura. Stiamo a vedere.


Per converso: avete avuto dei problemi? Minacce di querela o addirittura querele vere e proprie?


Qualcuno ci ha detto che il vero successo arriverà solo con la prima querela, ma al momento non ci teniamo a verificare :) Il fatto è che i politici sembrano allergici alla rete, ma in realtà vanno a cercare il loro nome su google ogni mezz'ora, per cui si accorgono subito se qualcuno parla male di loro. E in genere hanno la querela facile. Per questo cerchiamo di essere caustici senza sconfinare nell'insulto gratuito, in maniera da tenerci al riparo da questi inconvenienti.


In riferimento all''avviso ai comici: avete già avuto notizia di comici che hanno riutilizzato vostre battute? Se sì, chi e in che misura? E anche se ciò è accaduto: visto che una parte delle vostre battute proviene dai lettori, come potete essere certi che non siano stati i lettori a copiare dai comici, invece che il contrario? (o che non si tratti di puro caso, in fondo una battuta simile puà venire in mente a più persone indipendentemente).


In questi mesi ho sentito (e mi hanno riportato) battute già apparse su Spinoza riprese in maniera quasi letterale da comici tv, e visto che guardo pochissima televisione può darsi che qualcos'altro mi sia sfuggito. Certo, molti comici usano battute che i fan inviano loro, per cui non discuto la buona fede né me la prendo più di tanto. Il punto è che in molti, specie dentro la tv, sono ancora convinti che quel che si trova su internet non appartenga a nessuno, per cui è prassi comune "spizzicare" dalla rete idee, video e testi. Poi però vedi come si incazzano quando ti azzardi a mettere tre minuti di una trasmissione su youtube.


Alcuni recenti post (quello sul terremoto e quello su Berlusconi mangia mortadella) hanno generato un fiume di commenti e scatenato notevoli polemiche. Cosa ne pensi e che sensazioni ti sta lasciando la cosa?


Non si può piacere a tutti. Come il caso-Vauro ha insegnato, c'è gente convinta che fare satira sulle tragedie significhi per forza mancare di rispetto alle vittime, e qualcuno ce lo ha fatto notare. Rispetto tutte le opinioni, ma per me è esattamente il contrario: le circostanze tragiche, come il terremoto in Abruzzo, impongono a chi fa satira di mettere a nudo le contraddizioni e gli aspetti più squallidi dell'evento e delle sue conseguenze, come il pietoso teatrino che molte tv hanno imbastito intorno alle macerie. E' chiaro che è un compito delicato e non sempre si coglie nel segno, ma dire a priori
"su questa cosa non si può scherzare" imporrebbe di pesare le tragedie, e allora bisognerebbe stabilire, ad esempio, se un terremoto è più o meno "tragico" di un barcone di immigrati che affonda. Non mi sembra una strada praticabile.

[per la precisione: l'intervista, svolta via email, risale al 20 marzo scorso, a parte l'ultima domanda/risposta che è di oggi]

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