mercoledì 29 ottobre 2008

Chiamare le cose con il loro nome: prelevatori non giustificati di denaro dalle tasche altrui

Ovvero: il mondo al contrario.

Su Hi_Test di Novembre abbiamo appena pubblicato una bella inchiesta sui riparatori di monitor di computer. Abbiamo preso dei monitor nuovi e perfettamente funzionanti, abbiamo piegato un piolo nelle prese dei cavi e li abbiamo portati a riparare, ovviamente facendo finta di non sapere quale fosse il problema.

Risultato: su 31 negozi, in 19 casi ci hanno fregato, facendo finta che il danno fosse un altro, e di più grave entità
il guasto probabilmente dipende da uno sbalzo di tensione provocato da un altro elettrodomestico casalingo
oppure
abbiamo dovuto eseguire una serie di saldature all'interno del monitor
In questi negozi ci hanno fatto spendere cifre da 30 fino ad addirittura 100 euro, per un guasto riparabile in un minuto con una pinzetta.

Perché dico "il mondo al contrario"? Perché, invece di titolare il pezzo "Brutti ladri di merda", ci siamo dovuti barcamenare con giri di parole e finezze linguistiche, perché se no finiva che qualcuno di quelli - offesi a morte per essere stati colti con le mani in pasta - querelava noi.

Quindi mi astengo anch'io dal nominarli, ma invece penso di fare pubblico servizio citando i nomi dei negozianti che si sono comportati bene, non facendoci pagare niente o, al più, una ventina di euro per il cavo nuovo.

A Milano:
2M Digitech Srl - Via G. Romano 21 (0 euro)
Centro Assistenza Tecnica - Via dei Biancospini 3 (20 euro)

A Roma:
H2S - Via Assisi 38 (0 euro)
A.D.G. Service - Via R. Lepetit 29 (10 euro)
SMag Computer - Via Crescenzo Del Monte 28/32 (15 euro)

A Napoli:
Computer Team - Via A. Scarlatti 110 (0 euro)
Master Service - Via G. Gigante 23 (0 euro)
Tecniche Elettroniche - Via Pomponio Gaurico 17 (20 euro)

Segnalo anche che le assistenze telefoniche ufficiali di Philips e Samsung si sono comportate entrambe bene, guidandoci per telefono alla soluzione del problema.

Link:
Il riassunto del pezzo sul sito di Altroconsumo
Il pezzo su Repubblica tratto dalla nostra inchiesta

P.S.
l'immagine a corredo del post l'ho presa da qui Se voleste rimuoverla, basta comunicarmelo.

1 commento:

marta ha detto...

Come l'inchiesta sui videoriparatori è rimasta una pietra miliare nella storia di Altroconsumo, non poteva che emergere un panorama di desolante rapina anche nei negozi di informatica. Bastardi!